BFL: Dal niente al successo. Giovane band diventa un mito, Intervista de La Nazione

« Older   Newer »
  Share  
{~ C h a n t a l
CAT_IMG Posted on 15/9/2011, 14:29




Dal niente al grande successo.
Giovane band diventa mito.


I Blind Fool Love, formazione maremmana, scalano le classifiche nazionali e internazionali: una storia incredibile

Grosseto, 28 maggio 2011 - Tutto può cambiare, in un giorno. Succede così che tre ragazzi di provincia un venerdì mattina si svegliano e scoprono di essere al quinto posto della classifica ufficiale pubblicata dalla Fimi. Alle loro spalle, Ben Harper. Ieri è successo questo per Tommaso Sabatini (20 anni) Piero Cini (23) e Marco Ronconi (19): i Blind Fool Love. Di provincia, è vero: ma quella di Grosseto è una zona particolarmente fertile. Jessica Brando, per dirne una, è un altro “prodotto”. I Quartiere Coffee, un altro.
L’album si intitola Il Pianto, ed è composto da sette brani di musica rock. Tommaso è l’autore delle musiche e dei testi. E ci racconta come è successo tutto questo. «Io e Piero (il bassista) ci conosciamo — dice — da quando eravamo bambini. Abbiamo iniziato a suonare che avevo dieci anni. Siamo tutti e due di Porto Ercole, al Monte Argentario, poi siamo andati a Grosseto per le superiori. Abbiamo fatto il professionale turistico, ma nessuno dei due aveva intenzione di continuare. Volevamo suonare. Nel 2005 abbiamo incontrato Marco, il batterista, che è di Grosseto. E così sono nati i Blind Fool Love».
Avete cominciato a suonare nei locali grossetani?
«Sì, ma non è che ce ne siano molti. Non ci sono grosse possibilità per esibirsi. Siamo stati al Barakoa, per esempio. Poi siamo andati a Roma, all’Alpheus. Ma se non sei già conosciuto, suonare dal vivo oggi serve a poco».
E allora come vi siete mossi?
«Su internet, oggi viaggia tutto lì. Ci siamo pagati lo studio di registrazione e abbiamo cominciato a postare la nostra musica su MySpace, poi YouTube, alla fine Facebook. Sono arrivati i fan, la nostra musica è piaciuta. Così poi è arrivata la Sony e Gamestop, che è un distributore di videogiochi e che ha deciso di distribuire il nostro disco. Anche perché chi è nel mondo dei videogame ascolta musica rock, metal. E cono loro ci siamo trovati subito bene, perché non c’è stata nessuna imposizione. Nessuno ci ha chiesto di cambiare qualcosa al nostro sound».
Da dove viene il vostro sound?
«Le influenze maggiori dagli anni Sessanta e Settanta. I Doors, Pink Floyd, Led Zeppelin. Li ho conosciuti dai vecchi dischi di mio padre. E poi gli anni Novanta, i Guns n’ Roses. Meno gli anni Ottanta, perché non ci piace l’elettronica».
Insomma, dicono che il rock è morto, invece...
«Invece sta bene, siamo entrati in classifica con la nostra musica. Così, da un giorno all’altro».
Sei anche l’autore dei testi, di cosa parlano?
«Di amore, prima di tutto. Ma non solo quello tra due persone. L’amore per la natura e un modo diverso di raccontarlo, esplorandone magari gli aspetti più cupi e malinconici».
E adesso, che succede?
«Faremo qualche esibizione durante l’estate, ma non proprio dei concerti, perché al momento abbiamo solo sette brani e non vogliamo prendere la direzione delle cover. Quindi appena passata l’estate torneremo in studio per registrare nuovi brani. I pezzi li ho già scritti».

Fonte: La Nazione - Grosseto - Dal niente al grande successo Giovane band diventa mito
 
Top
0 replies since 15/9/2011, 14:29   31 views
  Share